La Chirurgia Tradizione “Open”
La chirurgia tradizione (“open”), ha rappresentato da sempre la classica modalità di intervento in chirurgia toracica. Il vantaggio principale è quello di avere maggiore spazio di manovra per il chirurgo con una migliore esposizione rispetto alle metodiche mini-invasive.
I principali approcci sono rappresentati da:
- Toracotomia laterale: Il paziente viene posto in decubito laterale, braccio sollevato a 90°, fissato ad un archetto. Viene eseguita una incisione cutanea a livello della IV-V costa, che segue il solco mammario, dalla linea ascellare media (circa L’incisione cutanea viene eseguita generalmente a livello della IV-V costa; inizia -dalla linea ascellare media e prosegue in avanti per un tratto di 10-15 cm. Si scopre così il piano muscolare cm). Non si incidono i muscoli ma si divaricano i ventri muscolari del dentato e si accede alla cavità pleurica, indicendo il bordo superiore della costa.
- Toracotomia posterolaterale: il paziente viene posto in decubito laterale, col braccio disteso anteriormente. L’incisione cutanea inizia anteriormente a livello del capezzolo e prosegue posteriormente fino all’angolo inferiore della scapola lungo il margine vertebrale. Il muscolo gran dorsale e il dentato si sezionano e si accede al cavo pleurico. Con questa tecnica si ottiene un’esposizione ottimale di tutti i distretti.
- Sternotomia mediana: E’ la tecnica utilizzata di solito per l’accesso al mediastino anteriore. Il paziente viene posizionato in decubito supino. Attraverso un’incisione cutanea dal giugulo fino al processo xifoideo dello sterno, si arriva al piano sternale che viene sezionato con una sega oscillante. Al termine si procede a riavvicinamento dei margini sternali con dei punti robusti, spesso in acciaio.
- Hemiclamshell: tecnica utilizzata per intervenire su grosse lesioni mediastiniche con infiltrazione di strutture vascolari o polmonari. Il paziente viene posizionato in decubito supino, con l’arto superiore su un cosciale, retratto posterioremente. È l’associazione di una sternotomia parziale con una toracotomia anteriore, che permette di accedere al cavo attraverso l’apertura di uno sportello (split) attraverso cui si ha largo accesso a tutte le strutture mediastiniche e polmonari.
- Approccio transmanubriale/transmanubriale modificato: si tratta di un approccio molto utile nei tumori o nelle lesioni molto alte, che si trovano a stretto contatto o che infiltrano i vasi e le strutture del collo. Con questo approccio si va a sezionare la parte superiore dello sterno (manubrio sternale) e si procede poi con una toracotomia al II spazio intercostale, formando quindi uno sportello costituito dal manubrio sternale e dalla I-II costa, oppure con la clavicola, sezionando il legamento tra la I costa e la clavicola (transmanubriale modificato). Si ha così accesso a tutto lo stretto toracico superiore, con l’esposizione dei vasi succlavi, del plesso brachiale, dell’apice polmonare.
Domande Frequenti sulla Chirurgia Tradizionale "Open"
In questa sezione trovi le risposte alle tre domande più comuni sulla Chirurgia Tradizionale “Open”. Scopri quali sono i principali vantaggi, le condizioni che possono limitarne l’applicazione e le patologie per cui questa tecnica è indicata.
Le incisioni più comuni includono la toracotomia laterale, la toracotomia posterolaterale e la sternotomia mediana. La scelta dell’incisione dipende dalla posizione e dalla natura della patologia da trattare.
L’approccio open offre al chirurgo un maggiore spazio di manovra e una migliore esposizione delle strutture anatomiche, facilitando interventi complessi o su aree difficili da raggiungere con tecniche mini-invasive.
I rischi possono includere infezioni, sanguinamento, dolore post-operatorio significativo e tempi di recupero più lunghi rispetto alle tecniche mini-invasive. La scelta dell’approccio chirurgico deve essere personalizzata in base alle condizioni specifiche del paziente e alla natura della patologia.